Un accordo per valorizzare il patrimonio immobiliare non più utilizzato delle diocesi italiane, trasformandolo in spazi di accoglienza per studenti e fasce fragili della popolazione: è questo l’obiettivo del protocollo d’intesa firmato tra la Conferenza Episcopale Italiana (Cei) e Cassa Depositi e Prestiti (Cdp). A sottoscrivere l’accordo sono stati il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, Dario Scannapieco, amministratore delegato di Cdp, e Giancarlo Scotti, direttore immobiliare di Cdp e Ad di Cdp Real Asset Sgr.
L’intesa mira a individuare, grazie al coordinamento della Cei, immobili ecclesiastici esistenti ma oggi inutilizzati, da destinare a progetti di student housing e, più in generale, di abitare sociale. Le risorse finanziarie saranno fornite da Cdp, che attraverso la costituzione di un nuovo fondo immobiliare punta a realizzare 1.000 nuovi posti letto a canoni calmierati, rivolti in particolare agli studenti universitari fuori sede.
“L’accordo rappresenta una risposta concreta all’emergenza abitativa e al disagio di famiglie, giovani e anziani – ha dichiarato il cardinale Zuppi –. Ci facciamo prossimi in modo particolare agli studenti fuori sede, consapevoli che l’educazione è uno strumento fondamentale per scegliere, essere liberi e costruire un domani migliore. È un tassello dell’alleanza sociale chiesta da Papa Francesco, frutto del Giubileo e segno di speranza. Non c’è vita degna e non c’è famiglia senza casa”.
