Il nuovo decreto legge PnRR, il quarto della serie, slitta al prossimo Consiglio dei Ministri. Deve integrare la revisione del Piano italiano e gestire le coperture dei 21,4 miliardi rimodulati e dei 13 miliardi di progetti definanziati. Per i progetti definanziati, si utilizzeranno fonti precedenti e parte della coesione e del Piano nazionale complementare. Restano incertezze su altri 3 miliardi di interventi. Sul fronte normativo, si attendono modifiche per Transizione 5.0 e un alleggerimento della clausola di responsabilità sulla spesa. Gli anticipi saranno aumentati al 30% per evitare crisi di liquidità. Il decreto potrebbe superare i 42 articoli previsti e sarà rivisto per ridurre eccessi di richieste ministeriali. Il rallentamento dei pagamenti preoccupa i soggetti attuatori.